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Capriccivenezia

LE PASTE VITREE

Aggiornamento: 11 giu 2023

Sin dai tempi più antichi il vetro si è prestato ad imitare e falsificare le pietre preziose.

Per pasta vitrea si intende un composto di vetro con cui si imita ogni genere di pietra. Tracce di antiche ricette si trovano addirittura nel VII sec a.C.


In epoca romana ne fu fatto un ampio uso, che non andò diminuendo neppure dopo la caduta dell’Impero, ne è testimonianza la quantità che ancora oggi ammiriamo nei nostri musei.


In Epoca tardo Medievale si incastonavano vetri al posto di pietre preziose e la pasta vitrea si prestava molto bene ad assumere il colore e la forma desiderata, la differenza stava solo nel valore commerciale che non ne sminuiva certo il valore decorativo e simbolico.


È da quest’epoca che si trovano nei documenti ricette e procedimenti per imitare le pietre e i vetrai diventano dei veri e propri gioiellieri che fabbricano pietre preziose in vetro colorato opaco.


Nel 1700 se ne perfezionano i metodi a tal punto che nel XIX SEC divennero molto piu costose dei calchi in gesso bianco che rispecchiavano meglio il gusto neoclassico e rubarono loro la scena.


Venezia ebbe un ruolo rilevante nella loro produzione e commercializzazione, essa era il centro di lavorazione e commercio di pietre che giungevano dall’oriente. Qui ad esempio avveniva la creazione del pigmento estratto dai lapislazzuli, usato nei dipinti e miniature, esportato in tutta Europa dal ‘300 alla fine del ‘700.


In questo contesto si può comprendere come la città divenne anche capitale di paste vitree, repliche di intagli e cammei. Gli artigiani veneziani avevano infatti l’esperienza e la competenza per creare esemplari che difficilmente si distinguevano dalle pietre vere.

La vicinanza ad Aquileia, uno dei maggiori centri di produzione di pietre incise del mondo romano, forniva migliaia di esemplari da cui trarre spunto e imitazione.


A Venezia tra il 1612 e il 1626. Si deve la scoperta o invenzione di una delle piu famose paste vitree: l’avventurina. Il suo nome si riconduce all’ esito incerto e alla difficolta della sua creazione. Altra pasta vitrea opaca, colorata e venata è il calcedonio inventato a Murano nella seconda metà del XV sec.


I Veneziani custodivano gelosamente le loro scoperte e procedimenti a tal punto da tutelarli con leggi alle quali si aggiunsero quelle che proibirono di spacciarle per vere.


Ai giorni nostri non ci resta che rendere omaggio a questa tradizione e alla sua storia, ricercando paste vitree che trasformate in moderni gioielli, ne celebrino le origini connesse a questa splendida città e indossandoli ci facciano sentire un po’ speciali.



D & I.




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